Il mare è di tutti. E' della musulmana che resta seduta a guardarlo nostalgica mentre accarezza la testa al suo bambino che dorme. E' del pescatore che è appena uscito in barca speranzoso, con la lanterna accesa che più tardi si confonderà con le stelle. E' della badante rumena che scarta il panino caldo sorridendo, superata da due runners allenatissime che sembrano mangiare solo insalata. E' di chi ha lasciato le impronte che si stanno cancellando. Appartiene alle suore, costrette a tenere la veste alzata mentre trascinano nell'acqua fredda i polpacci al ritmo lento del rosario, ai pesci curiosi che li sfiorano e al gabbiano che eleva al cielo le sue grida stridule. E' mio, mentre siedo con le stampelle appoggiate alla panchina e tiro fuori il taccuino dalla borsa, pensando che la vera ricchezza passa sempre inosservata, ed è gratis. Il mare questa sera è tanto bello che quasi quasi rimpiango di non avere un i-phone con instagram con cui fare una fotografia, per poter dire a tutti che è di tutti, che mi scivola negli occhi e che resta lì attaccato come dita a una caramella appiccicosa. Un confetto di zucchero blu, che cadendo in terra si è sciolto in una pozzanghera salata.
..."quant'è bono l'odore del mare ce vado de notte a cercà le parole"...
RispondiEliminaTesoro scrivi veramente col cuore aperto e gli occhichiusi:)
RispondiEliminaLoci (II):..."J'ai besoin de la mer / pour regarder au loin"...
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